Mentre stavo salvando la nostra famiglia
Come ogni ragazza, che si sposa, sognavo una vita coniugale lunga e felice. Avevo aspettative, illusioni, e molto altro ancora.
Ma queste aspettative sono sfumate per la vita quotidiana e la routine. E dopo la nascita del bambino, ci siamo trovati di fronte a una grave crisi che è durata per qualche tempo.
È proprio di questo che voglio parlarvi. E ‘molto personale, per molto tempo non ho voluto scriverne. Ma al tempo stesso, capisco che fra l’entusiasmo, solo un esempio di storie personali.
La crisi
Quando nostro figlio è nato, eravamo sull’orlo del divorzio. Non eravamo pronti per un tale carico (il bambino piangeva quasi tutto il giorno, aveva un problema con lo stomaco ecc).
Anche prima della sua nascita, avevamo preso un credito per l’appartamento. Abbiamo intrapreso un affare dando in garanzia l’appartamento. Un business che non andava. Così ci ritroviamo con il bambino in braccio, senza un appartamento.
I soldi non c’erano, perché mio marito ha deciso di entrare in affari. E primi tempi dovevamo stringere la cinghia. Abbiamo vissuto con il solo contributo statale dei figli 1650 rubli mensili e con l’aiuto delle rispettive nonne.
È stato molto pesante, soprattutto per me. Sono abituata a essere forte, a fare tutto da sola a vivere in un certo modo, potevo spendere per me stessa, facevo 3 lavori disponevo di liquidità.
Avevo le mani legate non potevo lasciare mio figlio e andare bisognava risolvere, il problema senza sapere come ero li seduta ad aspettare in attesa che la situazione cambiasse, sperare cosa che dava molto fastidio.
Naturalmente, ora capisco che non ho creduto, non ho fiducia in mio marito, cosi non l’ho aiutato, ma piuttosto il contrario.
La mia paranoia, la mia rabbia non mi aiutava a risolvere i problemi, allontanavo sempre più mio marito a restare sul divano che continuasse con i suoi giochi al computer, con la sua birra senza nessuna ispirazione .
I debiti, i creditori, uno choc per i nostri genitori, un bambino e una moglie isterica e nient’altro.
Il trasloco
Dopo aver perso tutto quello che avevamo ad Irkutsk, abbiamo deciso di traslocare a San Pietroburgo e ricominciare da zero, una mossa dopo un lungo periodo di tempo.
A San Pietroburgo non ci aspettava nessuno, c’erano soldi solo per il primo mese non avevamo un lavoro. Mio marito ha fatto di tutto, ha venduto gelati sulla spiaggia, dischi musicali nella metropolitana, ha fatto prove per di lavoro.
In questo periodo abbiamo avuto l’opportunità di conoscersi mettersi al confronto, ma questo non ha migliorato i nostri rapporti.
Immancabilmente 1-2 volte alla settimana si litigava ci sgridavamo, fino alle lacrime, capricci e minacce di divorzio.
Poi gli animi si sono un po’calmati, ci siamo fermati, e tutto continuò. Ma tale litigi hanno ripreso il sopravvento, non c’è stata la forza necessaria, l’opportunità di crescere e progredire.
Un nostro amico, Sasha, ci ha dato un disco. Ed egli disse, dovreste ascoltarlo, era l’anno 2007, abbiamo sorriso e messo il disco da parte.
Dopo un po’ di tempo la situazione finanziaria si é stabilizzata Portal ha cominciato a portare un po’ di soldi, cosi è cominciato la gara, altri clienti, aumentare il controllo media e così via … cosa che non ha portato la felicità, il numero di scontri non è diminuito.
Ci siamo trasferiti da San Pietroburgo a Pushkin –un alloggio più vicino alla natura ed economico. Abbiamo preso l’appartamento vuoto. Dato che non avevamo mobili, si dormivamo per terra. I vestiti rimasti nelle scatole, il davanzale della finestra fungeva da tavolo, non avevamo niente ma avevamo l’aria fresca, il parco, con tante anatre .
Luce alla fine del tunnel
Una sera mio marito in una scatola ha trovato un disco era il disco del nostro amico Sacha.
Era già passato un anno d’allora, abbiamo deciso ascoltarlo era un un audiocourses di Oleg Gadetsky “Le leggi del destino.” non riuscivamo più a spegnerlo.
E ‘stata una strana sensazione – come se io fossi uscita da quella scatola ho visto un immenso cielo blu senza fine, la mia mente si è aperta d’un tratto ho cominciato a vederci più chiaro.
Abbiamo provato subito altre sensazioni, altre abitudini, alzarci presto ed andare a letto prima, augurandoci felicità l’un l’altro la vita ha cominciato a cambiare.
Come in un sogno o per miracolo, un verificarsi di cose belle, Ma la cosa più importante è stato quello del sentimento interiore, la sensazione la consapevolezza che il denaro non è tutto è solo la causa, dopo il primo disco abbiamo chiesto un secondo di Oleg G. Torsunov.
Sarò eternamente grato a lui per una conferenza sulle relazioni familiari ricordo la vergogna che ho provato quando ho sentito parlare di responsabilità delle donne.
Non mi piaceva fare i lavori domestici, tenere la casa in ordine, lavare, stirare, avevo tanti segreti verso mio marito, dal costo del vestito, al non essere sicura che fosse il migliore per me, la fedeltà per me era come un fulmine a ciel sereno.
Ho capito che non le sono stata fedele un solo giorno, ho sempre pensato che da qualche parte ci fosse qualcuno migliore di lui.
Dove sarà l’esempio?
Il rispetto, la fiducia in lui, tutto questo ho dovuto impararlo, da sola non avendo un esempio davanti agli occhi, ho vissuto sempre con mia madre, non ho mai visto famiglie felici, le persone che ho conosciuto sono tutte divorziate con ripartizione dei beni, tavoli sedie ed altro.
Quelli che non si erano ancora lasciati, non ancora divorziati, continuavano a lamentarsi l’un l’altro.
Fin dalla mia infanzia ho avuto la sensazione che gli uomini non fossero necessari, mia madre mi diceva sempre, e dice ancora che è più facile fare da sola e non stare alla speranza di qualcuno. Fai tutto da sola e sai esattamente quello che fai.
Come da bambina nei suoi giochi da grande non esisteva marito e moglie ma solo mamma e figli. Ricordo quando studiato all’ università, avevo un desiderio, avere un bambino tutto per me allevarlo fare tutto da sola.
L’attuale generazione femminile, quasi tutte crescono i propri figli da sole.
Mia madre, dopo una rottura traumatica con mio padre non si è più risposata. È stato molto difficile per lei divorziata,sola, incinta, era bella aveva tanti corteggiatori ma i rapporto non erano mai abbastanza seri.
Mia nonna è stata sposata tre volte, dal suo primo marito ha avuto una figlia, poi ha incontrato mio nonno. Hanno avuto ancora due femmine, andava tutto bene, ma è morto presto, cosi è rimasta sola con tre figlie. Si è risposata una terza volta, ma è stata un’altra delusione, più che un marito era un figlio, era inaffidabile.
Quando il mio bisnonno è andato con un’ altra donna. La mia bisnonna è rimasta sola con sei figli di cui tre ancora piccoli.
Secondo la logica come i suoi genitori e nonni anche lei doveva rimanere sola.Sono stato io a litigi ad alta voce urlando sul divorzio. Mi stava prendendo un bambino di tre mesi e stavo andando a vivere con la madre. Ho provocato molte situazioni e litigi.
Dopo aver realizzato tutto questo mi sentivo male. Mi ricordo di questo stato, sembrava ieri che ero una moglie perfetta. E oggi, mi sono trovato a pezzi la sua famiglia e dà fastidio il marito.
Un lavoro faticoso su me stessa
Ho deciso di sfidare il destino, mi ricordo di questo punto e grande determinazione. Mi alzavo alle 4 del mattino, auguravo a tutti tanta felicità, a facevo il bagno. Ho cominciato a lavare il pavimento con le mani tutti i giorno, a lavare i piatti, lavare gli abiti a mano (non avevamo una lavatrice). Facevo passeggiate con il bambino 3 volte al giorno, nonostante il tempo non fosse sempre bello. Davamo da mangiare alle anatre al parco.
Impegnarsi fare beneficenza. Anche se non avevamo abbastanza soldi, ho deciso di non vendere i vestiti dei bambini, ma regalarli. Ho regalato a una mamma sola carrozzina e seggiolone. Ho spedito vestiti ai bambini di diverse regioni.
Preparavo cucinavo con amore, cercavo sempre nuove ricette, in modo di ridurre al minimo la quantità di carne nella dieta di mio marito.
Ho imparato a essere onesta con mio marito, ho smesso di nascondergli il costo delle cose, ho smesso di parlare dei suoi difetti con gli amici, ho cominciato a tenere il diario della gratitudine, é stato molto difficile.
Soprattutto – non aspettatevi gratitudine. Dopo ogni cena volevo chiedere a mio marito: “Allora, sono brava?”
Ricordo una volta che ero arrabbiata con marito. Non ho dormito tutta la notte, parlavo a me stessa dicendomi “Tu non sei mai stato come volevo che tu fossi, ti ho accettato per quello che sei”. La mattina dopo mi sono alzata con la mente chiara ed il cuore leggero.
Quattro anni sono passati
D’allora sono passati quattro anni. Tre anni fa, ci siamo sposati in chiesa. L’anno dopo abbiamo avuto il secondo figlio, abbiamo deciso di riparare ciò che era rotto, e non buttare tutto via.
Non sono ancora la moglie perfetta (Torsunov).
A volte non faccio i lavori domestici. A volte non ho voglia di cucinare sono pigra, chiedo a mio marito di fare un giorno il crudista. Non mi alzo tutti i giorni prima dell’alba, non prego tutti i giorno e non auguro felice giornata a tutti. A volte sono stressata e nervosa, mi dimentico il modo di come chiedere le cose, come manifestare il mio malcontento.
In quei momenti mio marito é solito dire: “Vai a leggere Valyaeva.ru, dove ci sono scritti i doveri della moglie.”
Mi sento piena di gioia. Nonostante il fatto che non mi sentissi ancora una donna ideale, sono felice pur sapendo che per essere la donna ideale ci fosse ancora molta strada da fare.
Non sono ancora pronta a dare i soldi per costruire il tempio (come la moglie di Oleg G. Torsunov).E privarsi di un nuovo vestito.
Non faccio tutto quello che mi piacerebbe fare. Ho voglia di imparare tante cose di conoscere e vivere la vita. Quando la mente mi porta nel passato sento la necessità di riascoltare le lezioni di Oleg G. Torsunov . Per me è come se fosse un secchio d’acqua fredda. Mi aiutano a tornare alla realtà ed il giusto percorso.
Nel frattempo noto con piacere quanto sono cambiata, questo l’ha notato anche mio marito. Ed anche i miei conoscenti più stretti. Ed é per questo che mi fa piacere parlarne.
Ognuno può se vuole
Ogni famiglia può cambiare. Quando mi scrivono che sono stata fortunata, sai quando si vuole veramente cambiare, si cercano le opportunità, quando non si ha voglia si cercano scuse.
Si tratta di un percorso difficile, a volte bisogna stringere i denti, cambiare comportamento, riconoscere i propri errori, per andare incontro al cambiamento desiderato.
Nessuno ti promette che sarà facile – non è leggendo l’articolo che le cose andranno meglio subito. si cambia la vita con un lavoro costante con se stessa.
Solo con gli sforzi quotidiani, io non sono stata sempre così. Se ci sono riuscita a farcela io, anche altri possono riuscirci.
Pur non avendo molta femminilità, ne esempi, ne programmi da seguire, molti di voi probabilmente hanno le risorse.
Forse sei cresciuta con una ragazza e non un ragazzo. Giocavi con le bambole e i familiari. Indossavano abiti e gonne, hai fatto amicizia con ragazze … allora questo è il vostro sito! O forse vi è stato un esempio felice in famiglia di fronte ai vostri occhi.
Forse non il papà e la mamma, ma la zia e lo zio, o vicini di casa, forse i nonni.
Allora è questo – la vostra risorsa per il cambiamento. O avete delle risorse personali per essere una donna felice. Sono risorse che tutti abbiamo – solo a volte sono profondamente nascoste.
Cercate le possibilità, cercate il potenziale per sé e per il marito, per la vostra famiglia, chi cerca trova.
Vi auguro di trovare le risorse per cambiare, e di trovare il modo per giungere a questa strada – femminilità, felicità e amore. Fa niente se questo percorso a volte sarà ripido o troppo stretto, l’importante che porti al vostro obbiettivo!
Olga Valyaeva – valyaeva.com
translated by Anna Cornacchia